Terremoto infinito ancora paura e crolli in Umbria e Marche
A distanza di due mesi la terra ha ripreso a tremare tra l’Umbria e le Marche nelle province di Macerata, Perugia e Ascoli Piceno con un’intensità di quelle che incutono paura. Mercoledì 26 ottobre alle 19,10 i sismografi hanno registrato una scossa di magnitudo 5.4 la più alta alla quale ne sono seguite altre 340 di minore intensità.
Visso, 1.100 abitanti in provincia di Macerata, il centro più danneggiato con quasi tutte le abitazioni dichiarate inagibili e sfollate.
Giovedì mattina altra scossa grave di 4.4 alle 10,21 nella zona di Castelsantangelo sul Nera.
Il parere degli esperti dell’Ingv, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, è che lo sciame deve proseguire per giorni seppure con minore intensità.
Sino a questo momento non vi sono state vittime e neppure feriti gravi nonostante le scosse siano state più violente di quelle del 24 agosto scorso.
Immediatamente si è messa in moto la macchina della Protezione Civile e sul posto in poche ore sono arrivati un migliaio di vigili del fuoco con 450 automezzi e 4 elicotteri. Sia il ministro Alfano che il commissario Errani hanno escluso la possibilità di alloggiare gli sfollati nelle tende della Protezione Civile principalmente per il freddo ma anche per le piogge previste nei prossimi giorni.
Nelle Marche gli sfollati sono oltre 4mila. Il Governo ha dichiarato lo stato di emergenza e sono stati stanziati 40 milioni per i primi interventi.
Il premier Matteo Renzi giovedì pomeriggio era sul posto per verificare e offrire un conforto a quanti hanno visto crollare in pochi secondi i sacrifici di una vita. “Chiediamo al Parlamento, nel pieno rispetto dei ruoli, di fare il più veloce possibile per approvare il decreto sul terremoto, perché lì ci sono le risorse e gli strumenti per mettersi al lavoro subito”, ha dichiarato Renzi appena giunto a Camerino.
Il commissario alla ricostruzione Vasco Errani ha voluto precisare che “ricostruiremo tutto, compresi i nuovi danni prodotti da queste ultime scosse”.
L’Autorità per l’energia ha sospeso il pagamento delle bollette di luce, gas e acqua per tutti i comuni colpiti dal sisma. Quanti hanno deciso di lasciare la zona saranno sistemati negli alberghi della costa adriatica, i primi pullman sono già partiti con destinazione Civitanova Marche.
Il responsabile della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, ha sottolineato che “Non sono possibili soluzioni non strutturali e perciò dobbiamo evitare di far dormire la gente in macchina o nelle tende, la linea è quella di trasportare le persone negli hotel per poter immaginare poi soluzioni temporanee con maggiore tranquillità”.
Intanto il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, ha disposto verifiche e accertamenti in tutti gli istituti scolastici del centro Italia.
Ingenti i danni al patrimonio artistico. Un campanile e una torre a Castelsantangelo di Nera sono pericolanti. La facciata del Palazzo dei Governatori di Visso, edificato nel 1100 e adibito a Cineteatro Comunale, è crollata; il Palazzo dei Priori, sede del Municipio, è gravemente danneggiato; la chiesa di Sant’Antonio, la cui costruzione risale al Quattrocento, è crollata. A Caldarola è crollato il rosone della chiesa parrocchiale. A Camerino è venuto giù un campanile e tutte le chiese sono state danneggiate. La croce in pietra, alta oltre due metri, collocata sulla cima della facciata principale della Basilica di San Benedetto a Norcia è crollata.
Danni anche ad Amatrice. Il Palazzo Rosso, l’unico rimasto in piedi, è crollato a seguito delle scosse di mercoledì.
la Redazione