La ricerca scientifica non è a servizio di lobby e politici
In questi giorni la FNOMCEO (Federazione italiana Ordine dei medici e chirurghi e odontoiatri) ha elaborato un documento in cui viene affermato che dissuadono i pazienti dal praticare le vaccinazioni violano la deontologia medica e rischiano sanzioni fino alla radiazione. La FNOMCEO ribadisce l’obbligo vaccinale per l’iscrizione al nido e chiede alla magistratura di attenersi alla scienza, dopo le sentenze che hanno dato ragione ai medici contrari ai vaccini.
La scienza medica e la politica devono essere in grado di tutelare la collettività ed è necessario superare il disinteresse che negli ultimi anni si sta verificando nei riguardi della scienza . Questo disinteresse si manifesta anche nel sottofinanziamento della scienza e dei ricercatori, la fuga dei cervelli e il successo dei guaritori improvvisati. Un paese serio deve portare la scienza e la ricerca scientifica al primo posto altrimenti non ci potrà essere nessun tipo di crescita e tutti si sentiranno in grado di affermare tutto e il contrario di tutto.
La FNOMCEO ribadisce inoltre che i magistrati devono intervenire in materia di salute recependo nelle loro sentenze la metodologia dell’Evidence Based Medicine (medicina basata sull’evidenza scientifica), che per essere definita tale esclude nella sua ricerca qualsiasi bias compreso l’interesse economico delle aziende farmaceutiche nella ricerca stessa.
La ricerca scientifica per essere libera ed essendo al servizio del cittadino deve ricevere solo finanziamenti pubblici o donazioni da privati o da associazioni senza fini di lucro.
Ritornando alle vaccinazioni è molto preoccupante il fatto che dal 2012 ogni anno 3500 bambini in più non eseguono le vaccinazioni un tempo obbligatorie (antidifterica, antitetanica, antipolio e antiepatite B) e 10.500 non ricevono la vaccinazione dell’antimorbillo, antiparotite e antirosolia..
Oggi ha ancora senso vaccinare perché i virus e i batteri per i quali la vaccinazione era obbligatoria , sono ancora attivi e nei paesi europei dove è presente una popolazione non adeguatamente vaccinata hanno causato molti danni in molti pazienti infettati.
Se si riesce ad ottenere una percentuale di persone vaccinate superiore a una certa soglia (circa 90-95%) i microbi patogeni si diffondono con più difficoltà da una persona all’altra e anche chi non è stato vaccinato ne è indirettamente protetto (protezione di comunità o hard immunity o immunità di gregge).
Quindi le vaccinazioni rappresentano una protezione del singolo ma anche un atto di sanità pubblica o se vogliamo di senso civico nei confronti di coloro che per gravi motivi di salute non possono essere vaccinati e inoltre migliora il livello di salute dell’intera comunità.
Viene offerta più di una dose dello stesso vaccino perché circa il 5% dei vaccinati, alla 1° dose, non riesce a produrre l’immunità desiderata, che aumenta però alla dose successiva.
La ricerca scientifica non ha dimostrato correlazione tra vaccinazioni e l’insorgenza di malattie ad esse legate.
Cerchiamo di vederli uno per uno.
Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un aumento delle malattie allergiche e dell’asma in coincidenza con l’aumento del numero delle vaccinazioni effettuate, per cui era stata proposta una relazione causale.
Ma studi epidemiologici e di metanalisi (Nakajima in Thorax del 2007; Warner in Allergy 2008; Nagel in Pediatric allergy Immunology del 2012 per citare alcune voci bibliografiche) e altri ricercatori non hanno dimostrato un legame tra allergia o asma e vaccinazioni.
Si è poi ipotizzato una relazione tra diabete mellito (malattia autoimmune geneticamente determinata) e vaccinazione antiepatite B e antiemofilo. Ma gli studi apparsi su Pediatrics e New England Journal of Medicine e British Medical Journal (riviste molto accreditate che pubblicano solo articoli e studi basati su evidenze scientifiche serie) non hanno dimostrato nessun rischio per queste vaccinazioni ma nemmeno per altri tipi di vaccino.
Altra accusa: la vaccinazione antimorbillo-parotite e rosolia può causare autismo. L’autismo è una malattia del sistema nervoso che compromette la comunicazione , la socializzazione e il comportamento . Secondo studi recenti inizia durante la vita intrauterina e i sintomi sono già presenti nei primi 3 mesi di vita. Studi effettuati dall’Institute of medicine ha smentito l’associazione tra queste vaccinazioni e l’autismo.
Anche l’incidenza della SIDS (sindrome della morte improvvisa) non è più elevata nei vaccin ati rispetto ai non vaccinati. In questo ambito si possono citare i lavori di Stratton del 2003, la metanalisi di Vennenam del 2007 e di Kuhuert del 2012.
I vaccini sono sicuri perché ci sono norme e standard internazionali che regolano la loro produzione e che continuano anche dopo la loro messa in commercio. . Prima dell’autorizzazione per uso umano si effettuano sperimentazioni e controlli su migliaia di persone per verificarne l’efficacia , la sicurezza e l’innocuità.
inoltre i sanitari hanno l’obbligo di segnalare al servizio di Farmacolvigilanza gli eventi avversi osservati dopo la somministrazione del vaccino.
Gli antisettici a base di mercurio usati negli anni passati per garantire una migliore conservzione del vaccino non sono più presenti da oltre 10 anni nei vaccini attuali. Vi sono solo tracce molto modeste di alluminio (circa 0,25-2,5 mg considerando che con il latte materno il bambino assume circa 10 mg di alluminio in 6 mesi e 120 mg se allattato con latte artificiale).
Vediamo ora quali sono le coperture vaccinali in Italia e in Europa attualmente e se ci sono ancora epidemie di queste malattie per le quali vacciniamo.
Poliomielite
È un’infezione virale che può determinare paralisi flaccida irreversibile ma anche la morte. In Italia abbiamo una copertura vaccinale del 95%, ma nel 1984 e 1988 ci sono stati da noi 2 bambini colpiti da poliomielite che provenivano dall’Iran e dall’India e non erano stati vaccinati.
nel 2001 c’è stato un focolaio di poliomielite in Bulgaria e nel 2010 un’epidemia in Tagikistan e nel 2013 in Siria. La poliomielite è ancora endemica in Afghanistan, Nigeria, Pakistan.
La paralisi poliomielitica ha un’incidenza di 1/100 infettati e la morte di 5-15 casi/100 ammalati.
Ora in Italia si vaccina con il vaccino salk che non ha mai dato casi di decesso o paralisi o malattie neurologiche.
Difterite
La tossina difterica causa gravi danni a cuore reni e sistema nervoso. La malattia si trasmette a contatto con le secrezioni dell’ammalato. La copertura vaccinale da noi è circa il 95% ma tra il 1990 1 il 2009 abbiamo avuto 5 casi e nel 2016 abbiamo avuto 1 caso mortale in una bambina non vaccinata.
E’ una malattia ancora presente nell’Este europeo: Armenia,Estonia, Lituania, Uzbekistan, Russia Ucraina, Moldavia, Kazakistan. Negli anni 1990-97 i paesi dell’ex Unione Sovietica hanno avuto una vasta epidemia legata al rifiuto della vaccinazione ma anche alla disgregazione del sistema sanitario sovietico.
La malattia è presente anche in molti paesi dell’Africa, del Sud America , nel Pacifico del Sud e in Medio Oriente. Nel 2011 L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha stimato 5600 casi nel mondo con 2500 decessi. I rischi della malattia sono: aritmie, miocarditi, insufficienza cardiaca, encefalopatia e i decessi sono 5-10 casi ogni 100 ammalati. Il vaccino è costituito da tossina difterica detossificata e non sono mai stati registrati decessi dovuti ad esso nonostante sia in uso dal 1939.
Tetano
La tossina tetanica causa spasmi muscolari che possono portare a morte Le spore tetaniche sono ubiquitarie e penetrano nell’organismo attraverso ferite cutanee o escoriazioni
Tra il 2001 e il 2010 in Italia abbiamo avuto 594 casi di tetano con 169 decessi. e in Europa nel 2011 sono stati registrati 148 casi . Nel 2012 nel mondo la percentuale di bambini vaccinati era dell’83% ma nel 2011 nel mondo sono morti 72600 bambini di età inferiore a 5 anni per tetano e’ una malattia grave che richiede spesso ospedalizzazione in terapia intensiva ed è gravata da elevata mortalità. I decessi sono circa 10-20 /100 malati.
Il vaccino non ha determinato nessun caso di morte, la febbre è 1/100 dosi e l’ anafilassi 1/5-10 milioni di dosi.
Pertosse
Causa violenti attacchi spasmodici di tosse con respirazione difficoltosa persistente per 4-6 settimane ed è molto grave nei neonati. si trasmette per contatto diretto con le secrezioni respiratorie o per via aerea. La malattia può dare: danni cerebrali 1/400 casi; polmonite 1/4 casi; convulsioni 1-2/100 casi; difficoltà respiratoria e apnee 2-3 /100 casi; encefalopatia 1/300 casi e decessi 1/100 casi per polmonite o ipertensione polmonare o per encefalopatia
In Italia nel 2009 abbiamo avuto 638 casi e nel 2011 nei paesi europei si sono avuti 19743 casi di pertosse di età tra i 5 e i 14 anni. Nel mondo nel 2008 abbiamo avuto 16 milioni di casi di pertosse con 195000 decessi in età pediatrica.
I rischi del vaccino sono febbre alta in 1/16000 dosi e convulsioni febbrili in 1714000 dosi.
Epatite B
È una malattia virale che si trasmette per contagio diretto con sangue e fluidi corporei infettati e dalla madre al neonato durante il parto. Prima del 2011 (anno di entrata in vigore della vaccinazione) in alcune regioni d’Italia vi era un’elevata % di portatori cronici. Le classi più colpite erano i bambini e i giovani adulti. Con la vaccinazione l’incidenza è passata da 12 casi ogni 100000 abitanti del 1985 a meno di 1 caso ogni 10000 abitanti nel 2012 con riduzione dell’epatite dal 50% al 13%. Nel 2012 ci sono stati 358 casi i non vaccinati di cui circa il 17% erano immigrati provenienti dai paesi dell’est europeo. In Europa nel 2011 abbiamo avuto 17025 casi di epatite B con una media d’età tra i 25 e i 34 anni.
Il vaccino causa febbre nello 0,4-6 casi /100 dosi e non ha mai causato un decesso. Ma il razionale della vaccinazione sta nel fatto che non ci sono terapie sicuramente efficaci per eliminare il virus e i portatori asintomatici che possono trasmettere il virus o si spostano da un paese all’altro.
Morbillo
È una malattia virale esantematica ad alta contagiosità che può dare broncopolmonite (6/100 casi che può essere mortale nel 95% dei casi) convulsioni (1/200 casi) , encefalite (1/1000 casi di cui il 15% ha sequele permanenti ), panencefalite sclerosante subacuta (1/100000 casi) e decessi (1-2/1000 casi).Il contagio è per via aerea e per contatto con le secrezioni naso-faringee.
Nel sud d’Italia nel 2002 abbiamo avuto una grave epidemia nei non vaccinati con 40000 casi di cui 81 encefaliti, 77 episodi convulsivi, 391 polmoniti e 4 decessi. Negli ultimi anni si sono verificati circa 2500 casi all’anno di morbillo perché non abbiamo ancor raggiunto la copertura vaccinale protettiva del 95%.
In Europa nel 2013 sono stati notificati 10271 casi di cui 8 con encefalite acuta e 3 decessi .
L’OMS nel 2012 ha notificato 227245 casi e 157.700 decessi.
Gli effetti collaterali del vaccino sono: convulsioni febbrili (1/300 dosi) encefalite (meno di 1 caso ogni 100000 dosi)
Rosolia
Se contrae nelle prime 20 settimane di gravidanza può determinare gravi danni al feto mentre è asintomatica nel 50% dei casi . La trasmissione è per via aerea e attraverso le secrezioni naso-faringee. La malattia può determinare: encefalite (1/6000 casi), decessi (1/30000 casi) decesso del feto o difetti congeniti come cardiopatia cataratta sordità ritardo mentale deformità degli arti.
In Italia non è ancora stata raggiunta la copertura del 90% per cui abbiamo ancora casi di rosolia congenita. nel 2012 abbiamo avuto un aumento dei casi con 97 in gravidanza , 16 casi di rosolia congenita o infezione intrauterina , 23 interruzioni volontarie di gravidanza e 1 nato morto.
Nel 2013 in Europa si sono verificati 38847 casi di rosolia e 2 casi di rosolia congenita . Secondo l’OMS nel mondo ogni anno nascono 110000 bambini con rosolia congenita.
Il vaccino provoca convulsioni febbrili (1/3000 dosi), encefalite (meno di 1/1000000 dosi) e si è avuto 1 solo decesso in un bambino immunocompromesso.
Parotite
È una malattia virale esantematica che colpisce le ghiandole salivari e raramente dà complicanze quali meningoencefaliti, pancreatite, orchite. Il contagio nei primi 4 mesi di gravidanza causa aborto spontaneo nel 255 dei casi . La trasmissione dell’infezione è per via aerea.
Nel 2010 in Italia abbiamo avuto 4 casi/100000 abitanti mentre in Europa nel 2011 si sono verificati 12362 casi e nel mondo son stati 726169.
La malattia può causare: sintomi meningei (5/100 casi); perdita dell’udito (1/200000 casi); orchite (20-30 casi ogni 100 maschi infettati;pancreatite (2-3/100 casi); mortalità 2 ogni 100 encefaliti.
Il vaccino può determinare: convulsioni febbrili (1/3000 dosi); encefalite (meno di 1 /1000000 dosi) e 1 decesso in 1 paziente immunocompromesso.
Varicella
E’ una malattia virale esantematica molto contagiosa e se contratta nel 1° trimestre di gravidanza può dare atrofia ottica, corioretinite, cataratta, ritardo mentale. La varicella neonatale ha un’incidenza di 17-30 casi ogni 100 neonati con una mortalità fino a 30 casi ogni 100 neonati con forma grave di varicella.
La malattia si trasmette per via aerea e per contatto diretto con le secrezioni naso-faringee.
Nel 2010 abbiamo avuto nel nostro paese 40154 casi di varicella mentre in Europa sono stati 592681.
Altre complicanze della malattia sono: polmonite (23/10.000 casi), encefalite (1-2 /10000 casi) e mortalità 1/60000 casi, più frequente nei bambini sotto l’anno d’età e negli adolescenti oltre i 15 anni, mentre le complicanze del vaccino sono: polmonite (meno di 1/100 dosi) convulsioni febbrili (meno di 1/1000 dosi).
Malattia Pneumococcica
E’ causata da un batterio che si trasmette per via aerea e può determinare setticemia, meningiti, polmoniti, otiti con gravi sequele. Alcuni ceppi mostrano resistenze antibiotiche. I danni neurologici della malattia si verificano in 15-20 casi su 100 pazienti sopravvissuti alla meningite e sono: emiplegia, ritardo mentale, epilessia, ipoacusia, disturbi dell’apprendimento. I decessi per meningite sono 30-80 casi /100 e i decessi per sepsi sono 15-40 casi /100.
Nel 2012 in Italia si sono verificati 784 casi e in Europa nel 2011 ce ne sono stati 20260 . L’OMS stima che ogni anno vi siano circa 14,5 milioni di ammalati nel mondo con 735000 decessi pediatrici.
Il vaccino è costituito da 13 ceppi batterici e dà febbre in 30 casi 7100 dosi.
Malattia Meningococcica
E’ una malattia batterica. Meno dell’1% degli infettati sviluppa meningite o setticemia che però possono essere mortali nel giro di poche ore. Le forme invasive di malattia possono dare: danni neurologici come emiplegia, ritardo mentale, epilessia, ipoacusia, disturbi dell’apprendimento (10-20 casi ogni 100 sopravvissuti alla meningite); necrosi del tessuto cutaneo con amputazioni di arti o dita (25 casi /100 sopravvissuti alla setticemia) decessi (10-12 /100 infettati con meningite e 40/100 infettati con setticemia) nel 2012 abbiamo avuto in Italia 138 casi e in Europa nel 2011 ne sono stati riportati 4.121.
Nel mondo è frequente nell’Africa subsahariana, nel Senegal e in Etiopia, genera: irritabilità, sonnolenza, malessere (30 casi/100 dosi).
Malattia da Haemophilus Influentiae Tipo B
È una malattia batterica che si trasmette per via aerea e il ceppo b è responsabile del 955 delle forme di malattia invasiva. Può dare danni neurologici (emiplegia, ritardo mentale, ipoacusia, epilessia) in 15-20 casi /100 dei sopravvissuti alla meningite e 3-5 decessi 7100 casi anche se trattati con terapia adeguata. mentre il vaccino può dare febbre in 1/20 vaccinati.
nel 2011 in Italia ci sono stati 7 casi ogni 10000000 di abitanti e in Europa 2146 casi di malattia invasiva da Haemophilus influentiae. Secondo l’OMS questa malattia causa 8,1 milioni di ammalati e 363000 decessi ogni anno nei bambini sotto i 5 anni d’età. Alla luce di questa lunga ed estenuante chiacchierata, queste considerazioni scientifiche ci devono convincere ancora di più che nessun compromesso va fatto con chi attenta alla salute dei bambini opponendosi alle vaccinazioni.
Il vaccino antiemofilo può dare febbre in 1/20 vaccinati.
Alla fine di tutta questa estenuante chiacchierata e alla luce di questi dati scientifici dobbiamo convincerci che nessun compromesso deve essere fatto con chi attenta alla salute dei bambini opponendosi alla vaccinazione.
Sandra Mari
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