Guidando con il cellulare può esserci il ritiro della patente
Chiamare con il cellulare, navigare in internet, scrivere su WhatsApp, chattare su Facebook, ormai pochi riescono a farne a meno. Ci sono situazioni, però, in cui l’uso del cellulare può comportare notevoli rischi. Innanzitutto l’utilizzo dello smartphone alla guida.
Ad accertarlo è stato l’ultimo rapporto Aci-Istat: la distrazione alla guida si è confermata tra le prime tre cause di incidente.
Nel 2017 sono stati tanti, troppi gli italiani che mentre erano al volante usavano anche lo smartphone per parlare, inviare sms o addirittura navigare sui social network.
E i numeri sono allarmanti: ben tre incidenti su quattro in Italia sono dovuti alla distrazione, spesso conseguenza appunto dell’uso dello smartphone.
Le attuali sanzioni in Italia
Il Codice della Strada vieta espressamente l’utilizzo del cellulare in auto quando si è alla guida del veicolo.
L’articolo 173 del Codice della Strada disciplina chiaramente che è vietato al conducente di “far uso durante la marcia di apparecchi radiotelefonici ovvero di usare cuffie sonore”.
Da notare che è possibile ricorrere all’utilizzo “di apparecchi a viva voce o dotati di auricolare purché il conducente abbia adeguate capacità uditive ad entrambe le orecchie”. È importante specificare che, durante l’utilizzo di questi sistemi, lo smartphone non va tenuto in mano, per la guida, infatti, è necessario avere entrambe le mani libere.
Per la guida col cellulare è prevista una sanzione che va da 161 a 646 euro, con la perdita di 5 punti dalla patente. Nel caso in cui la multa venga pagata entro 5 giorni dalla contestazione si potrà ottenere uno sconto del 30%, portando, quindi, la sanzione pecuniaria minima a 112 euro.
Se si ripete la stessa infrazione entro due anni, scatta la sospensione della patente da uno a tre mesi.
Le sanzioni non scattano solo se si sta conversando o se si sta chattando, ma per il semplice fatto di avere lo smartphone in mano. Tutto ciò perché il solo maneggiarlo distoglie l’attenzione del conducente dalla strada e impedisce ad entrambe le mani il pieno controllo del volante. Quindi anche se si è fermi nel traffico o al semaforo.
È importante sottolineare, in ogni caso, che l’infrazione deve essere contestata immediatamente. L’automobilista va fermato e, solo nel caso il fermo immediato non risultasse possibile, nel verbale andrà indicato in modo chiaro il motivo che ha impedito la contestazione immediata dell’infrazione.
Le sanzioni, però, potrebbero aumentare a stretto giro.
Al Ministero dei Trasporti si punta, infatti, ad una linea ancora più dura a favore della sicurezza stradale. Nello specifico, si va verso un inasprimento delle sanzioni per chi viene sorpreso alla guida di un veicolo mentre utilizza lo smartphone.
Secondo il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli, infatti, tra le nuove norme potrebbe esserne inserita una che prevede il ritiro immediato della patente di guida.
Assicurazione più cara per causa incidenti guidando con lo smartphone
Non solo multe. Il sinistro causato a seguito dell’uso del cellulare porta conseguenze anche nell’ambito dell’RC Auto.
L’utilizzo dello smartphone al volante potrebbe essere infatti annoverato all’interno del contratto assicurativo tra le clausole di rivalsa.
Se così fosse, ed è importante verificarlo al momento della firma del contratto, in caso di incidente la compagnia assicuratrice avrebbe il diritto di rivalersi economicamente del danno, ossia di corrispondere alla controparte danneggiata quanto dovuto ma successivamente chiederne conto al cliente assicurato.
In questi casi si è tenuti a ripagare alla compagnia assicuratrice per intero la somma che questa ha già versato a chi ha subito il sinistro, per un importo che in base al danno causato può essere anche molto elevato.
Ancora, la responsabilità dello scontro da parte dell’assicurato sarà anche segnalata sul proprio attestato di rischio, il documento che certifica la storia assicurativa dell’intestatario della polizza, influendo negativamente sull’importo del premio da versare al rinnovo della polizza.
L’assicurato perderà infatti due posizioni all’interno della classe di merito per via dell’applicazione del malus, con la tariffa che aumenterà indipendentemente dai danni provocati.
Le assicurazioni in questo ambito si stanno sempre più attrezzando, anche perché secondo uno studio Usa i conducenti che usano lo smartphone alla guida costano il 160% in più rispetto ai clienti rispettosi delle norme.
Allo studio, dunque, ci sono diverse tecnologie, alcune anche attraverso un app specifica, che consentiranno di verificare se l’automobilista in questione sta effettivamente usando il proprio cellulare mentre è alla guida.
In tale maniera saranno premiati i più virtuosi, offrendo tariffe assicurative più basse, e puniti quelli più “indisciplinati” con polizze più care.
Arnaud Daniels
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