In Italia si mangia bene, si beve bene e si vive meglio
Che si parli di linea o, più in generale, di alimentazione sana ed equilibrata, la dieta mediterranea è una delle eccellenze riconosciute a livello mondiale. La sua “scoperta” ha origini antiche.
Negli anni ’50 uscì il libro La Dieta mediterranea. Mangiare bene e stare bene che sintetizzava i risultati di uno studio che analizzava i benefici di un’alimentazione particolare, definita appunto “mediterranea”.
A “scoprire” e portare alla luce i benefici di questo stile di vita alimentare, però, non era un italiano, ma l’americano Ancel Keys.
Durante il suo soggiorno in Italia, Keys rimase affascinato dal dato della bassa incidenza di patologie cardiovascolari e di disturbi gastrointestinali della Campania.
Una relazione causa-effetto che, per Keys, doveva avere una spiegazione scientifica: fu per scoprirla che si fece promotore del primo studio pilota con il quale analizzò la popolazione di Nicotera, in Calabria.
Nel 1962, poi, si trasferì a Pioppi, nel Casentino, che divenne il quartier generale dei suoi studi. Dopo decenni di indagini giunse alla conclusione che l’alimentazione a base di pane, pasta, frutta, verdura, moltissimi legumi, olio extra-vergine di oliva e pesce era la responsabile dello straordinario effetto benefico sulla popolazione locale.
Questo tipo di alimentazione venne chiamata “Mediterranean Diet”,
Dieta Mediterranea appunto.
Tutti i risultati dei suoi studi vennero tradotti, in forma divulgativa, nel famosissimo libro Eat well and stay well, ovvero “Mangiar bene e Stare bene”.
Piccola curiosità: Keys rimase a Pioppi per oltre 20 anni e morì nel 2004 all’età di 100 anni.
Insomma, l’ “ideatore” della dieta mediterranea ci aveva visto giusto.
Non è un caso se il Global Health Index di Bloomberg, pubblicato nel 2017 e fondato su un’analisi che ha coinvolto ben 163 paesi, ha certificato che l’Italia è il Paese più salutare al mondo.
Scopriamo insieme il perché attraverso le sue parole chiave: longevità, varietà, consapevolezza ed eccellenza.
Cos’è la dieta mediterranea
Secondo l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura, la dieta mediterranea è la sintesi di competenze, conoscenze e tradizioni che riguardano la raccolta e la trasformazione dei cibi, la preparazione e il consumo degli alimenti.
Tra questi troviamo soprattutto olio d’oliva, cereali, frutta fresca e secca, verdure, pesce, legumi, latticini e carne (soprattutto ovina), condimenti semplici, spezie e vino.
Tuttavia, da alcuni anni, con il termine dieta mediterranea si tende a identificare uno stile di vita sano basato su un’alimentazione completa e varia, che aiuta l’organismo a vivere meglio e più a lungo.
Longevità
Secondo la classifica Bloomberg Global Health Index, stilata su un totale di 163 Paesi, l’Italia è al primo posto per la longevità: per lo studio, un bambino nato in Italia è più in forma di americani, canadesi e inglesi, che soffrono di pressione alta e colesterolo.
Nella classifica dei Paesi “più in salute”, dopo l’Italia, figurano Islanda, Svizzera, Singapore, Australia, mentre gli Usa sono al 34° posto.
Merito della dieta mediterranea? Secondo la scienza sì. E sarebbero gli stessi cromosomi a confermarlo.
Secondo uno studio americano condotto da un gruppo di scienziati del Brigham and Woman’s Hospital di Boston su dati relativi a oltre 4.600 donne sane, chi segue un regime alimentare “all’italiana” presenta una maggiore lunghezza dei telomeri, e dunque avrebbe aspettative di vita più lunghe.
I telomeri sono delle sequenze di Dna e rappresentano una “spia”di invecchiamento: telomeri più corti corrispondono a un’aspettativa di vita inferiore, mentre telomeri più lunghi fanno sperare in un futuro più longevo.
Gli scienziati hanno utilizzato i dati del Nurses’ Health Study e hanno scoperto che, in generale, mangiare sano regala telomeri più lunghi. In particolare, però, l’associazione con telomeri “XL” risulta in assoluto più forte per chi segue i principi della dieta mediterranea.
Varietà
Non è certo un mistero che, per stare in salute, la regola d’oro da seguire sia quella della varietà degli alimenti che scegliamo. Nessun alimento, infatti, va demonizzato perché nessuno fa bene o male in assoluto.
Mangiare tutto, nelle giuste dosi, è la strada per una dieta alimentare corretta. E, tra tutti i regimi alimentari, la dieta mediterranea è sicuramente quella più varia ed equilibrata.
La compresenza di frutta, verdura, carne, pasta, olio extravergine d’oliva e noci, consumate nelle giuste dosi, garantisce all’organismo la presenza di tutte le sostanze nutritive di cui ha bisogno e, in questo modo, lo aiuta a stare meglio. Non solo. La varietà della dieta mediterranea, secondo uno studio dell’università di Edimburgo, pubblicato recentemente sulla rivista Neurology, protegge anche le funzioni cerebrali. I ricercatori hanno raccolto le informazioni sulle abitudini alimentari di 967 persone sane di circa 70 anni e hanno constatato che chi aveva adottato un regime diverso, aveva subito la perdita maggiore di volume del cervello rispetto a chi invece aveva seguito scrupolosamente la dieta mediterranea.
Consapevolezza
La pasta? Ma no, i carboidrati ingrassano. Lo zucchero? Macché, meglio il fruttosio che è dietetico. E la carne? Per carità, è cancerogena. Quante volte ci è capitato di sentire o di leggere frasi come queste? Soprattutto negli ultimi anni, grazie anche all’effetto virale dei social media, siamo stati spinti a credere che esistano alimenti assolutamente “buoni” e altri assolutamente “dannosi”. Sono le cosiddette fake news, contro le quali l’unico antidoto è una corretta informazione. Ad essere davvero dannosi per il corpo e per la mente sono la mancanza del senso della misura e uno stile di vita inadeguato.
Ancora una volta gli esperti ribadiscono l’importanza di un’alimentazione varia ma con quantità moderate, principio cardine della dieta mediterranea.
Eccellenza
Non sarà certo un caso se il 16 Novembre 2010, l’UNESCO ha iscritto la dieta mediterranea nella Lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità, definendola “un insieme di competenze, conoscenze, riti, simboli e tradizioni, che vanno dal paesaggio alla tavola”.
la Redazione
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