L’estate tempestosa e copiosa di Gigio Donnarumma
Per fortuna vi è stata la doppia telenovela del portierone del Milan altrimenti ci saremmo dimenticati tutti del calcio, e lo avremmo fatto volentieri visto le sberle che abbiamo incassato a Cardiff con la Juve che è stata strapazzata da un mediocre Real Madrid, un 4-1 che non concede repliche e risposte. Sono ancora gli spagnoli in Polonia a rifilarci un 3-1 con l’Under 21 e a mandarci a casa dagli Europei di categoria.
Forse faremmo bene a restare alla larga dalla penisola iberica per qualche tempo. Eppure Gigi Di Biagio aveva a disposizione fior fiori di giocatori, quantomeno sulla carta, ragazzi che indossano casacche più che blasonate. Gigio Donnarumma nel Milan, Daniele Rugani con la Juve, Federico Bernardeschi con la Fiorentina sino a ieri e domani non si sa, Roberto Gagliardini dell’Inter e tutti gli altri.
È una storia che si ripete, osannati in casa non appena mettiamo il muso fuori dall’uscio sono ceffoni.
Ma come anticipavamo il personaggio che ha fatto chiacchierare nei bar in queste ultime settimane è stato Gigio Donnarumma.
Le accese discussioni cominciano la sera di venerdì 10 marzo al termine di Juve-Milan 2-1, il diciottenne portiere rossonero si dirige verso lo spicchio della curva occupato dai milanisti dopo che Dybala aveva realizzato il rigore, sufficientemente dubbioso, della vittoria juventina al 97’.
Gigio bacia la maglia e porta la mano sul cuore. Amore eterno.
Così pareva. Quantomeno sino alla gara successiva. Ma si sa nel calcio la memoria è cortissima, dura pochi minuti. La faccenda peggiore è che oggi ci ritroviamo i procuratori sempre pronti a cancellare tutto e a sottoscrivere nuovi contratti, con provvigioni pazzesche.
Il ragazzo che è cresciuto a Milanello ed ha fatto tutta la trafila del vivaio ad un certo punto diventa maggiorenne e gli tocca un contratto da professionista, quello attuale è in scadenza nel 2018.
Procuratore del portierone è tale Mino Raiola, nativo di Nocera Inferiore ma vissuto sempre in Olanda. Raiola è il trait-d’union nell’operazione Juventus – Manchester United avente come business Paul Pogba la cui cifra di transazione supera i 100 milioni di euro, un quarto dei quali finiscono nelle sue tasche, spicciolo più spicciolo meno.
Gigio è nativo di Castellamare distante una ventina di km da Nocera, il vernacolo è pressoché identico.
Le tifoserie sostengono che Raiola vuol far emigrare il suo assistito e già pregusta l’odore di torta.
Si sa che il cuore tradito compie gesti abnorme, cominciano a piovere ingiurie ed improperi informatici a tutto il clan Donnarumma, sostantivi ed aggettivi che superano la volgarità. Ovvio che magari Gigio va al Real o chissà dove ma il suo clan rimane da queste parti e gli ultras certe cose non le scordano.
Sarà stata la scoppola dell’Under 21 ma ora pare che i cinesi rossoneri siano riusciti a convincere Gigio a non traslocare da Milanello garantendogli 30 milioni e contratto quinquennale, roba da far rabbrividire braccianti, metalmeccanici e tessili messi insieme.
Ma le boiate gigionesche non sono giunte al capolinea.
Per darsi un contegno meno materialista e leggermente da intellettuale il ragazzone si iscrive all’Istituto Paritario Leonardo da Vinci di Vigevano, Pavia (con le centinaia di scuole presenti a Milano doveva scegliere proprio Vigevano?).
Non si sa mai cosa riserva il futuro, e metti che il pallone si sgonfia? Decide di presentarsi da privatista agli esami da ragioniere, quantomeno le intenzioni di partenza sono quelle.
A Vigevano probabilmente avevano già contattato i media nazionali per le foto di rito e le necessarie interviste, tutti pronti con i selfie.
E che ti combina il Gigio riserva di Gigi? Non si presenta, manda tutti a spigolare o a mietere il grano, a seconda dei gusti, chiama un jet-taxi e decolla per Ibiza insieme alla morosa.
A Vigevano si incavolano tutti a partire da Elda Frojo che è la presidente della Commissione esaminatrice la quale dichiara senza timore: “Il signor Donnarumma ha chiesto di sostenere le prove suppletive. Il Miur, giustamente, cerca di incoraggiare coloro che si dedicano allo sport ma vogliono, comunque, proseguire negli studi. Nel caso del signor Donnarumma si è ritenuto che la partecipazione ai Campionati Europei Under 21 giustificasse la richiesta. Chiaramente questo ha comportato un rallentamento dei lavori: i colloqui d’esame sono stati interrotti per consentire all’’ex candidato di sostenere le prove scritte”.
Appare evidente che la signora Frojo frequenta poco gli ambienti calcistici per cui è all’oscuro di cosa sono capaci di combinare taluni milionari pallonari. Basti pensare che gli ultras del diavolo avevano esposto uno striscione con la scritta “dollarumma”.
Prosegue ancora la presidente: “Faccio presente che oltre al signor Donnarumma ci sono 57 candidati che stanno affrontando l’esame, alcuni dei quali hanno problemi familiari gravi. Eppure sono venuti ad affrontare kle loro prove. Forse supereranno gli esami, forse no, in ogni caso non si sono sottratti. Nessuno ha obbligato il signor Donnarumma a chiedere di svolgere le prove nella sessione suppletiva. Evidentemente riteneva di poter far fronte a tutti i suoi impegni. Si sarà ricordato, poco prima di volare ad Ibiza, che il giorno dopo aveva la prova scritta?”.
Indaffarato com’era a preparare le valigie, è parecchio difficile.
Altrettanto fuori dal mondo del pallone è il ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli che ha scritto alla Gazzetta dello Sport una lettera tramite la quale invita Gigio a sostenere gli esami.
Forse avrebbe fatto meglio a preoccuparsi delle centinaia di nostri ragazzi che proseguono gli studi e le ricerche all’estero perché i portoni accademici li trovano sbarrati mentre oltre confine sono accolti a braccia aperte.
Raimondo Adimaro
Commenti
L’estate tempestosa e copiosa di Gigio Donnarumma — Nessun commento
HTML tags allowed in your comment: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>