Vittoria ma con la mente siamo a Madrid
Si doveva vincere 10-0 con il Liechtenstein per affrontare il 2 settembre la Spagna con una maggiore tranquillità. Ora invece per evitare la beffa dei play off serve la vittoria al Santiago Bernabeu, zero alternative.
Siamo in testa al Girone G ma gli spagnoli godono di una differenza reti migliore con +4 rispetto agli azzurri. Dando per scontato che le altre tre gare faremo bottino pieno sia noi che loro tutto dovrebbe dipendere dalla differenza reti, nel caso in cui dal Bernabeu si esca imbattuti.
Dato che il calcio è lo sport ove tutto è possibile, non si può escludere a priori un nostro risultato positivo a Madrid. Però occorre creare le premesse ed i presupposti ma noi abbiamo agito in senso quasi contrario.

Andrea Belotti esulta dopo il 2-0
Giampiero Ventura per mesi ha dichiarato che bisognava anticipare l’apertura del campionato al secondo fine settimana di agosto, il 12 e il 13, per presentarsi all’appuntamento decisivo in condizioni fisiche decenti.
Il suo grido è rimasto inascoltato e le società dando massimo risalto ed importanza alla maglia Azzurra hanno deciso di posticipare di una settimana al 20 agosto.
Di tutt’altro avviso i dirigenti iberici, la prima giornata di Liga è fissata al 12 agosto. Ad inizio settembre avere nelle gambe una settimana in più di allenamento può divenire determinante.
Sono molti i dirigenti ad anteporre la maglia del club a quella della Nazionale.
Come al solito al Friuli di Udine si registra il tutto esaurito, nello stadio friulano l’Italia non ha mai perso, con una coreografia da applausi: una mega bandiera tricolore che occupava una curva, i distinti e la tribuna centrale.
Dalla gara pochi sussulti e non poteva essere diversamente visto la levatura dell’avversario. Si trattava solo di indovinare il numero delle reti, se Immobile e soci sarebbero stati in grado di realizzare una maxi goleada.
La partenza sprint, gol di Candreva al 2’ annullato inspiegabilmente, ha dispiegato le ali della fantasia, il sogno è stato di breve durata perché bisogna attendere il 35’ per il vantaggio. Ci pensa Lorenzo Insigne a scuotere l’ambiente che principiava a sonnecchiare.
Il primo tempo si chiude con uno striminzito 1-0 e tanta delusione.
Dopo l’ovvia lavata di capo di Ventura De Rossi e gli alri rientrano con un piglio diverso e al 52’ Belotti raddoppia ci penseranno poi Eder, al 74’, Bernardeschi, all’82’, e Gabbiadini, al 90+1, a chiudere il risultato sul 5-0.

Gian Piero Ventura è già a Madrid
Molto cauto e poco sorridente il ct Gian Piero Ventura nel post gara
“Il primo tempo è da dimenticare e spero che la lezione possa servirci per il prossimo impegno. Ogni qual volta ci facciamo prendere dalla fretta andiamo fuori giri e combiniamo poco. Nella ripresa abbiamo compreso l’errore ed abbiamo fatto ciò che dovevamo creando numerose occasioni ed andando in gol agevolmente. Spero che a Madrid ci ricordiamo del primo tempo di Udine, dobbiamo trarre insegnamento da questi errori e capire come dobbiamo giocare e cosa è opportuno fare. La ripresa è stata un’altra musica”.
La raccomandazione che ha rivolto a tutti prima di salutarli è stata quella di non allentare la tensione dopo lo sciogliete le righe e di presentarsi ai ritiri con le proprie società già rodati.
Madrid è un passaggio obbligato per il futuro.
Ne sono tutti consapevoli, forse solo qualche dirigente di club ne è all’oscuro.
la Redazione
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