Le banane, i vantaggi per la salute e per la mente
Dopo aver raccolto gli ultimi grappoli d’uva novembrina sui banchi del fruttivendolo la scelta si assottiglia enormemente: kiwi, arance, clementine, mele, pere e pochissimo altro. Però vi è una specialità che troviamo quasi dodici mesi l’anno, ovvero le banane.
Abitualmente quando compriamo le banane è per sopperire al fabbisogno giornaliero di potassio, o magari perché si va in palestra e l’allenatore ci ha consigliato di mangiare una banana prima di ogni allenamento per evitare improvvisi crampi muscolari.
Il detto “una mela al giorno leva il medico di torno”, può essere sostenuto anche dall’aggiunta di una banana al giorno, perché, non tutti sanno che esso è ricco di antiossidanti, sostanze in grado di neutralizzare i radicali liberi e quindi proteggere l’organismo dalla loro azione negativa.
Altri benefici di questo frutto sono:
Eliminare il gonfiore intestinale
Bruciare i grassi
Incrementare il buonumore
Diminuire ansia e stress
Aiutare a dormire meglio
Ridurre il colesterolo
Agevolare la digestione
Rinforzare le ossa
Proteggere la vista
Migliorare la concentrazione
è una fonte di Vitamina A, B, C ed E.
Tutti questi benefici associati a questo frutto derivano dagli elementi e oligoelementi posseduti.
Intanto, è costituita da acqua (75%), carboidrati (23%), fibra (2,6%), proteine (1%) e grassi (0,3%), valori, però, che possono variare in base al tempo di maturazione, ai luoghi di coltivazione, e altro.
Tra gli oligoelementi oltre il Potassio, si trovano Calcio, Fosforo, Ferro e Rame.
I carboidrati presenti sono: Saccarosio, Glucosio e Fruttosio.
Curiosità Storiche
Nel XVII sec Linneo attribuì alla banana il nome botanico di “ Musa Sapientum” .
Greci e Romani seppero della sua esistenza grazie alla spedizione di Alessandro Magno in India (326 a.C.), si presuppone che la diffusione di tale frutto sia dovuta alle spedizioni che il condottiero macedone fece nelle regione del Sud-Est Asiatico. Diversi secoli dopo, il banano si diffuse in Africa grazie agli Arabi, che lo menzionavano per le proprietà terapeutiche.
Durante il XVI sec. i portoghesi trovarono questo frutto lungo la strada per le Indie, e lo iniziarono a coltivare nelle Canarie, invece furono gli spagnoli a diffonderlo come coltivazione nelle Americhe.
La diffusione massiccia è avvenuta in Europa a partire dagli inizi del Novecento.
L’origine del termine banana ha varie interpretazioni, quella più accreditata è di origine lusitana.
A Lisbona veniva chiamata “figure Bananes”, cioè “fico proveniente da Bananes”, località africana non identificata.
Florinda Galante
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