I russi invadono e bombardano l’Ucraina, è guerra
Dalle parole e dalle minacce la Russia è passata ai fatti, ovvero ai misfatti.
Putin all’alba del 24 febbraio ha dato via libera all’invasione dell’Ucraina e le truppe hanno iniziato a bombardare i principali obiettivi strategici ucraini.
Le diplomazie occidentali non hanno avuto la capacità di far desistere il presidente russo dai suoi bellicosi intenti e così dopo il 23 ottobre 1956 di Budapest ed il 20 agosto 1968 di Praga una nuova pagina di sangue del vecchio continente si aggiunge alla travagliata storia europea
La più volte minacciata invasione russa dell’Ucraina è iniziata: intorno alle 5 del mattino (EET), il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato “una operazione militare speciale” per “denazificare” l’Ucraina, durante un discorso televisivo in cui ha altresì intimato all’Occidente di rimanerne fuori, poiché altrimenti “la risposta della Russia sarà immediata e porterà a conseguenze mai sperimentate nella storia”.
Il discorso di Putin, che secondo Novaja Gazeta sarebbe stato pre-registrato la settimana scorsa, è arrivato mentre al Palazzo di Vetro di New York era ancora in corso il Consiglio di sicurezza dell’ONU.
Venuto a conoscenza in tempo reale del discorso bellico del Cremlino, l’ambasciatore ucraino ha usato parole di fuoco contro Putin: “Non c’è un purgatorio per i criminali di guerra, vanno direttamente all’inferno”.
Il presidente ucraino Zelens’kyj ha dichiarato la legge marziale in tutto il territorio nazionale e ha chiesto alla popolazione di rimanere a casa e non farsi prendere dal panico.
Ciononostante, migliaia di ucraini si sono messi in macchina per lasciare la capitale Kyiv e le altre città colpite dai primi bombardamenti russi.
Secondo il ministero degli Interni ucraino, l’esercito di Mosca ha lanciato attacchi missilistici su strutture di comando militare, basi aeree e depositi militari a Kiev, Charkiv e Dnipro.
I bombardamenti russi avrebbero sinora provocato almeno la morte di quaranta soldati e una dozzina di civili, ha riferito un consigliere del ministro degli Interni ucraino.
I comandi militari russi dichiarano di aver neutralizzato tutte le difese aeree ucraine nel giro di poche ore, ma il dato è contestato.
Dalla Casa Bianca, Joe Biden ha rilasciato una dichiarazione scritta di ferma condanna dell’attacco, promettendo che gli Stati Uniti e i suoi alleati “riterranno la Russia responsabile” del massacro.
Biden ha inoltre in programma un discorso alla nazione appena dopo un vertice in videoconferenza con i leaders del G-7.
A Bruxelles, invece, la presidente della Commissione UE Ursula Von der Leyen ha preannunciato un pacchetto di sanzioni “massicce e mirate” contro Mosca, esprimendo la vicinanza al Governo ucraino contro “un attacco barbaro” .
Salvarico Malleone
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