Europei: arrivati all’atto finale
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Antoine Griezmann il nuovo Platini?
Saranno Portogallo e Francia a giocarsi il titolo di Campione d’Europa 2016.
Dopo la vittoria dei lusitani sul Galles è arrivata ieri sera, puntuale e abbastanza attesa, quella dei transalpini sulla Germania.
Identico il punteggio, ma assai diverso il come è stato raggiunto.
Il Portogallo è approdato all’atto conclusivo vincendo nell’unico modo in cui sembra sappia giocare: in attesa che si apra un qualche spiraglio per servire il suo campionissimo Cristiano Ronaldo. Come a dire: noi (leggi: i tuoi compagni) la palla te l’abbiamo consegnata, adesso pensaci tu, vedi un po’ quel che si può fare.
![L'haka dei i blue](http://www.lemeridie.it/news/wp-content/uploads/2016/07/Lhaka-dei-i-blue-300x128.jpg)
L’haka dei blue
Una tattica da molti osservatori prevista, ma non spinta al punto quasi esagerato in cui si è dispiegata nelle varie partite affrontate dai portoghesi. Ad oggi ha dato buon esito, pur lasciando, sacrificati in un angolo, gioco e inventiva. In un modo o nell’altro, non senza un po’ di buona sorte, CR7 è stato all’altezza del compito e la squadra è andata avanti.
La Francia, al contrario, ha staccato il biglietto per la finale, seguendo un percorso opposto, quello del gioco corale. Certo, anche i blues hanno in organico dei grandi solisti, ma il loro gioco è sempre finalizzato alla utilità del gruppo.
Dopo le prime incertezze gli uomini di mister
hanno ingranato la quarta e spazzato via ogni avversario.
L’ultima vittima è stata la Germania campione del mondo.
Una semifinale, quella di ieri sera, degna di tal nome e che ha, finalmente, risollevato il tasso qualitativo dei gioco mediamente espresso in questo europeo che ci è sembrato parecchio scadente. In un crescendo continuo, di partita in partita, la
![Paul Pogba per la stampa francese il migliore die blue](http://www.lemeridie.it/news/wp-content/uploads/2016/07/Paul-Pogba-per-la-stampa-francese-il-migliore-die-blue-300x128.jpg)
Paul Pogba per la stampa francese il migliore dei blue
Francia ha vinto una partita decisamente bella e avvincente, nel più classico dei modi e del punteggio, un 2-0 maturato nel primo tempo e concluso nel secondo dal piede armato, ma soprattutto, dalla geniale abilità e astuzia del suo elemento migliore, Antoine Griezmann.
Un attaccante che fa della rapidità, della intelligenza e dell’opportunismo le sue dori eccellenti.
Un giocatore impossibile da marcare, tanto si muove e tanto è rapido nel farlo; un attaccante che appare fragile, viste anche le dimensioni strutturali, ma che sembra fatto di gomma, pronto com’è a rialzarsi subito anche quando riceve spintonate e affondi sulle caviglie.
Insomma, a buona ragione, proprio con Cristiano Ronaldo, cannoniere e simbolo da trasmettere agli atti di questa edizione degli Europei.
Alla luce di queste considerazioni, sembra facile ipotecare il titolo ai padroni di casa francesi, superiori, a mio avviso, su tutta la linea i rivali che affronteranno domenica: nel gioco, nell’afflato corale di squadra, nelle singole individualità, nelle motivazioni.
![Joachim Low il tecnico tedesco a fine gara](http://www.lemeridie.it/news/wp-content/uploads/2016/07/Joachim-Low-il-tecnico-tedesco-a-fine-gara-300x128.jpg)
Joachim Low il tecnico tedesco a fine gara
Vincere in casa è sempre più gratificante che farcela fuori, perché l’affetto dei propri sostenitori è vicino, caldo, immediatamente percepito.
È un’emozione impagabile.
Ma, come ben si sa, ogni partita ha la sua storia, ogni incontro il proprio destino.
E anche se quello finale di questi modesti Europei sembra inequivocabilmente segnato, sarà sempre e solo il campo, con il suo responso decisivo, a darci la risposta, al di là di pronostici e considerazioni a tavolino.
Certo è che se la Francia non dovesse farcela avrebbe gettato al vento un’occasione non ghiotta, ma unica e straordinaria.
Che si giochi, dunque.
Franco Ossola
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