100 navi in portafoglio a Fincantieri
Fincantieri chiude il primo semestre 2025 con ricavi pari a 4,6 miliardi di euro, in crescita del 24 per cento su base annua.
Il margine operativo lordo (Ebitda) è in forte aumento del 45% a 311 milioni di euro, trainato dalla crescita in tutti i segmenti di business.
L’utile netto nei primi sei mesi del 2025 ammonta a 35 milioni di euro, a conferma del consolidato ritorno all’utile già raggiunto a fine 2024 (27 milioni) e in significativo miglioramento rispetto alla perdita di 27 milioni del primo semestre 2024.
Il rapporto di indebitamento cala a 2,7x da 3,3x registrato al 31 dicembre 2024: è stato raggiunto in anticipo il target di leva al 2027.
Il carico di lavoro complessivo al 30 giugno 2025 si attesta a livelli record: 57,7 miliardi di euro, circa 7,1 volte i ricavi del 2024.
I nuovi ordini acquisiti sono pari a 14,7 miliardi di euro, in crescita del 93 per cento rispetto al primo semestre 2024 e pari al 96 per cento del valore record registrato in tutto il 2024.
Sono state consegnate 13 navi da otto stabilimenti, con 100 navi in portafoglio e consegne previste fino al 2036. Fincantieri conferma i target di ricavi ed Ebitda margin per il 2025 e migliora la guidance sul rapporto di indebitamento.
L’aspettativa di una continua crescita delle attività del gruppo si riflette sulle previsioni di un incremento dei ricavi per il 2025, attesi a circa 9 miliardi di euro, incluso il contributo dell’integrazione del ramo di business “Underwater Armament Systems” di Leonardo.
Si conferma inoltre il forte aumento della redditività con un Ebitda margin superiore al 7 per cento a fine 2025. Sul fronte finanziario si prevede un’ulteriore accelerazione del processo di deleveraging, con un rapporto di indebitamento compreso tra 2,7x e 3,0x, in netto miglioramento rispetto alla precedente guidance.
Si conferma infine un risultato netto positivo nel 2025.
“I risultati che presentiamo oggi non sono solo numeri, ma la fotografia di un’azienda che sta trasformando la complessità del contesto globale in un motore di crescita e di creazione di valore”, ha dichiarato l’Amministratore delegato e direttore generale di Fincantieri, Pierroberto Folgiero.
“L’incremento positivo di tutti gli indicatori principali rispetto a un anno fa, dai ricavi (+24 per cento) all’Ebitda (+45 per cento) al miglioramento della posizione finanziaria netta, è la conseguenza di una disciplina operativa e finanziaria che raccoglie i frutti delle azioni implementate negli ultimi tre anni e che hanno consentito il consolidamento degli utili conseguiti a fine 2024. Continua la generazione di valore nel lungo periodo, anche a beneficio delle comunità e delle filiere in cui operiamo con un carico di lavoro a livelli record, pari a 57,7 miliardi di euro, che non rappresenta solo una solida base per la crescita futura, ma è la testimonianza della fiducia che i clienti ripongono nella nostra capacità di essere partner strategici nei loro percorsi di trasformazione”, ha aggiunto.
Nel corso della conference call di presentazione dei risultati del semestre, Folgiero si è soffermato sulla questione dei dazi: “Finora non abbiamo impatti” perché sui materiali “abbiamo flessibilità nell’approvvigionamento”. “Inoltre, le quantità, considerando il costo totale di una nave, non incidono sui profitti o sulle perdite”, ha precisato.
In merito alle gare per le forniture di mezzi per la difesa, “abbiamo molte prospettive, siamo positivi e ben posizionati”. “Un’importante gara in cui siamo è in Arabia Saudita, come anche in Malesia e in altri Paesi europei”, ha evidenziato l’Ad di Fincantieri, sottolineando come il gruppo sia molto impegnato nella gara per i sottomarini in Polonia.
Salvarico Malleone


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