Nel 2023 sono stati finanziati 398 film
Nel 2023 sono stati realizzati in Italia 402 film, con un aumento del 13,9% rispetto ai 353 del 2022. Il dato, tratto dal report “I numeri del cinema e dell’audiovisivo italiano – Anno 2023” pubblicato dal Ministero della Cultura, segna anche un +23,7% rispetto al 2019, quando i film prodotti erano 325. A trainare la crescita sono stati i titoli di finzione 100% italiani, cioè opere prodotte interamente da società con sede legale in Italia, saliti a 156 dai 147 dell’anno precedente. Stabili invece i documentari, fermi a quota 106. In forte aumento le coproduzioni minoritarie, cioè guidate da produttori stranieri, passate da 21 a 48.
In totale, 398 opere cinematografiche hanno beneficiato di almeno una forma di agevolazione fiscale nel 2023. La spesa pubblica complessiva destinata al settore cinematografico è stata pari a 258,66 milioni di euro. La voce più consistente è il tax credit produzione, un credito d’imposta concesso alle società che realizzano film di iniziativa italiana: ammonta a 206,13 milioni di euro. A questo si aggiungono 19,01 milioni per il tax credit distribuzione, 4,81 milioni di reinvestimenti automatici e 0,12 milioni per il tax credit rivolto agli investitori esterni.
Accanto al tax credit, sono stati erogati 32,96 milioni di euro attraverso contributi selettivi e automatici. Questi fondi hanno premiato 162 progetti con particolari requisiti, come film d’autore, opere prime, documentari o animazioni. Altri 4,7 milioni sono arrivati da fondi sovranazionali: 2 milioni da Eurimages, 2,1 milioni da Media e circa 600mila euro da Ibermedia, destinati a 32 opere soprattutto a coproduzioni internazionali.
I contributi pubblici al cinema italiano si dividono in due grandi categorie: automatici e selettivi. I primi sono assegnati in base al rendimento economico delle opere precedenti: maggiore è stato il successo commerciale di un film prodotto in passato, più alta sarà la quota di fondi automatici che la stessa società potrà reinvestire in nuovi progetti. Questo meccanismo favorisce le realtà già consolidate e premia chi riesce ad attrarre pubblico e incassi.
I contributi selettivi premiano film con caratteristiche artistiche o produttive particolari. Sono destinati a sostenere opere prime o seconde, film di particolare qualità artistica, produzioni a basso budget, film diretti da registe donne, documentari e animazioni. Come scritto anche precedentemente, nel 2023 sono stati finanziati in questo modo 162 progetti per un totale di 32,96 milioni di euro. Tra questi, 33 erano coproduzioni minoritarie, cioè progetti a guida straniera ma con una partecipazione italiana, che hanno ricevuto complessivamente 4,24 milioni.

Tra i film che nel 2023 hanno ottenuto i contributi selettivi alla produzione più alti dallo Stato c’è Eterno Visionario di Michele Placido, che ha ricevuto 700.000 euro. Il film racconta la vita di Luigi Pirandello, interpretato da Fabrizio Bentivoglio, concentrandosi sul viaggio verso Stoccolma per ritirare il Nobel e sulle tensioni personali e politiche dell’autore. Con 600.000 euro ciascuno seguono The Opera! – Arie per un’eclissi, musical diretto da Davide Livermore con Vincent Cassel e Fanny Ardant, e 2 Win (uscito al cinema con il titolo di Race for Glory) di Stefano Mordini, che ricostruisce lo storico duello tra Audi e Lancia nel Mondiale rally del 1983, con Riccardo Scamarcio e Daniel Brühl.
Completano la top five L’orto americano di Pupi Avati, un giallo ambientato nel dopoguerra che ha ottenuto 560.000 euro, e Joie de Vivre 560.000 euro. Tutti questi titoli sono stati selezionati per caratteristiche artistiche e culturali considerate rilevanti per l’interesse generale.
Nel 2023 il budget complessivo delle opere cinematografiche di iniziativa italiana ha raggiunto 611,79 milioni di euro. A finanziare questa cifra concorrono diverse fonti: pubbliche, private e sovranazionali. La voce più rilevante è proprio il credito d’imposta alla produzione, che ha pesato per 198 milioni di euro, pari al 32% del totale. Si tratta di un incremento del 12% rispetto al 2022 e di un +107% rispetto al 2019. Oltre la metà del budget, però, arriva dalla voce “altro”, che comprende risorse non direttamente riconducibili al finanziamento pubblico – prevendite di diritti, investimenti di broadcaster, piattaforme, apporti societari – ma in alcuni casi anche fondi locali.
Nel 2023 il 92% delle richieste di credito d’imposta ha riguardato il tax credit produzione, per un importo totale pari a 206,13 milioni di euro. È la misura fiscale più utilizzata dal settore e si conferma come lo strumento principale di sostegno pubblico alla realizzazione dei film.
L’accesso al tax credit è strettamente legato alla dimensione economica del progetto. Tra i film con un budget superiore agli 800.000 euro, la richiesta del beneficio fiscale è praticamente automatica: la percentuale di accesso è del 100% sia per la fascia tra 800.000 e 1,5 milioni, sia per quelle superiori. Al contrario, tra le produzioni più piccole – sotto i 200.000 euro di budget – solo il 45% ha richiesto il tax credit
Nel 2023 l’Italia ha realizzato 92 coproduzioni cinematografiche con partner stranieri. In testa c’è la Francia, che ha partecipato a 22 film, seguita dalla Svizzera con 14 e dal Belgio con 9. Questi tre Paesi rappresentano i partner più frequenti del cinema italiano e consolidano una rete di collaborazione già attiva negli anni precedenti. L’elenco prosegue con Argentina (8 coproduzioni), Spagna (5), Slovenia (5) e Polonia (5), segno di una crescente apertura anche verso mercati meno tradizionali.
In totale, i Paesi stranieri coinvolti in coproduzioni con l’Italia sono stati 40, contro i 23 dell’anno precedente. Questo aumento testimonia una maggiore internazionalizzazione delle produzioni italiane, favorita anche dai meccanismi di sostegno pubblico e dagli accordi multilaterali. Le coproduzioni consentono di accedere a fondi esteri, ampliare la distribuzione internazionale e condividere i costi di produzione.
Nel 2023 gli incassi dei film italiani al botteghino sono stati pari a 121,34 milioni di euro, con 18,36 milioni di presenze in sala. Si tratta di un netto miglioramento rispetto al 2022, quando gli incassi si erano fermati a 60,57 milioni. Tuttavia, il livello pre-pandemia non è stato ancora raggiunto: nel 2019 il totale degli incassi era stato di 182,93 milioni di euro, con oltre 28 milioni di spettatori. Il dato conferma che il pubblico è tornato al cinema, ma in misura ancora inferiore rispetto agli anni precedenti alla crisi sanitaria.
Un terzo degli incassi del 2023 è stato generato da un solo film: C’è ancora domani, esordio alla regia di Paola Cortellesi, ha incassato da solo 37 milioni di euro, diventando il maggiore successo italiano degli ultimi anni. Per confronto, nel 2019 il film più visto era stato Tolo Tolo di Checco Zalone, con 46 milioni di euro.
Dati aggiornati al 2023 Fonte: Ministero della Cultura
Claudia Treves


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