Per il tessile e la moda il 2024 è stato in salita
“Il 2024 è stato per il settore moda nel suo complesso un anno di sofferenza” e, nonostante le difficoltà, l’export ha tenuto nel 2024 con 83 miliardi di euro (+1,8% rispetto al 2023; +28,9% rispetto al 2019), trainato in particolare dalla crescita della gioielleria e non solo.
L’Italia si conferma il secondo Paese nel ranking mondiale dopo la Cina, ma le imprese del settore, in particolare le piccole e medie, stanno affrontando crescenti difficoltà legate a un contesto di forte incertezza, causato da una diversa propensione all’acquisto da parte dei consumatori, dall’aumento della componente dell’usato, dal rallentamento di molte importanti economie e dalle tensioni geopolitiche in corso.
Così il presidente di Ice Matteo Zoppas, intervenuto durante l’assemblea di Confindustria Moda.
“Sono stati aperti tavoli di confronto presso il Mimit per creare le condizioni di competitività produttiva e presso il Maeci per avviare attività di promozione attraverso la diplomazia della crescita, con l’obiettivo di individuare le migliori azioni e soluzioni a sostegno del comparto. Ice c’è e continuerà a lavorare al fianco delle imprese e dei loro rappresentanti, insieme al resto del sistema Paese, mettendo a disposizione la sua rete di 87 uffici distribuiti in maniera capillare in tutto il mondo per aiutare le aziende a trovare i migliori sbocchi di mercato e i clienti più adatti ai propri prodotti”.
Per il biennio 2024/2025, l’Agenzia Ice ha in programma solo per il settore moda quasi 60 iniziative tra fiere, collettive, incoming e altri progetti promozionali.
la Redazione
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