Dismorfofobia, quando la perfezione estetica diventa ossessione
Viviamo in un epoca storica nella quale l’aspetto estetico viene ostentato sui diversi canali di comunicazione, social, tv e riviste, nei quali si notano corpi perfetti, canoni estetici proposti socialmente.
Capita a tutti nella vita di controllare a uno specchio o passando davanti ad una vetrina la propria immagine, piccole imperfezione o difetti fisici che se prendono il controllo della nostra mente diventando dominanti, interferendo con pensieri ed azioni.
Prendersi cura di se stessi è fondamentale per il proprio benessere psico-fisico, ma se i canoni di bellezza diventano un’ossessione con il tentativo costante e spasmodico di imitare modelli estetici irreali, investendo tempo ed energie nella cura del proprio corpo allora si parla di dismorfofobia.
Attualmente l’ossessione per l’aspetto esteriore è diventata una vera e propria epidemia che pregiudica l’individuo nella propria vita.
La dismorfofobia o Disturbo da Dismorfismo corporeo è una patologia che provoca una percezione distorta della propria immagine e in Italia ne soffrono circa 500 mila persone.
Le ossessioni e preoccupazioni dei soggetti sono focalizzate in parti del corpo che sono maggiormente coinvolte dal disturbo, come la pelle, rughe, cicatrici o acne, il naso o le gambe.
Un’ alterazione della facoltà di percepire i difetti fisici, un circolo vizioso che nutre la crescente paura dell’imperfezione e diversità e del giudizio altrui.
Si parla di patologia quando si investono tutte le proprie attenzioni ed energie sul proprio aspetto rifiutandosi, poiché il diretto interessato non riesce a tollerare, mettendo in atto comportamenti e atteggiamenti curando in maniera eccessiva ed ossessiva il proprio aspetto altresì sottoporsi con una certa frequenza ad interventi chirurgici ma rimanendo insoddisfatti del risultato ottenuto.
Ad essere maggiormente colpiti dal dismorfismo corporeo sono le donne, in due fasce d’età adolescenza ed età adulta. Il disagio di chi lo vive può portare a spiacevoli conseguenze come problemi di ansia, depressione, disturbi alimentari e disturbi ossessivi compulsivi.
In definitiva la persona dismorfofobia, avverte uno specifico difetto ben circoscritto (poco rilevante se del tutto inesistente o lievemente presente), poiché il difetto diventa il concentrato di tutto ciò che nel soggetto non va a tal punto da rendere impossibile l’esistenza.
La non accettazione di una parte del proprio fisico diventa un problema talmente grande tale da interferire sulla vita quotidiana dell’individuo.
Di conseguenza quando il disturbo diventa pervasivo ed invalidante è necessario rivolgersi ad uno specialista.
La cura della dismorfofobia può essere efficacemente effettuata con psicoterapia cognitivo comportamentale che hanno lo scopo di aiutare il soggetto a migliorare l’aspetto di pervasività dell’ossessione riducendone l’impatto sugli aspetti emotivi ed ansiosi.
Nel panorama moderno, saturato da immagini idealizzate è fondamentale ricordare che la vera bellezza risiede nella diversità e autenticità, pertanto se la bellezza è intrinseca alla natura umana, è alquanto essenziale trovare un sano equilibrio tra il miglioramento personale e l’accettazione di sé stessi.
Dolores Di Mambro
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