Silvano Lattanzi il Davide che ha sconfitto il Gucci-Golia
Pitti Uomo non è solo una fiera, una manifestazione o una sfilata di capi d’abbigliamento e accessori, spesso diventa un punto di incontro tra vecchi amici, per aggiornarsi su progetti e sviluppi aziendali.
Con Silvano Lattanzi di tanto in tanto si faceva una veloce chiacchierata speranzosi di ricevere la buona nuova della fine di quella intricata vicenda che lo aveva costretto a frequentare le aule giudiziarie per via di un esposto presentato dal colosso planetario della moda Gucci-Kering, è la seconda azienda al mondo dopo i francesi di Louis Vuitton.
Il brand fondato da Guccio Gucci nel 1921 a Firenze sin dagli albori ha fatto riferimento all’ambito dell’equitazione utilizzando il morsetto, la staffa ed un nastro verse-rosso del sottopancia della sella per una sorta di identità personale.
Morsetto, staffa e nastro che non sono stati inventati da Gucci ma utilizzati.
Il 42% della casa fiorentina nel 1994 passa nelle mani di François Pinault, 10 anni dopo acquisirà il 100% e nel 2013 la società diventa Kering.
Silvano Lattanzi, invece, nasce nella patria della calzatura.
Nel 1971 dal suo laboratorio, Zintala, di Porto Sant’Elpidio esce la prima scarpa firmata Silvano Lattanzi.
E sin dalle prime collezioni Silvano utilizza il morsetto di cavallo quale ornamento caratteristico. Il morsetto fa parte della tradizione calzaturiera nazionale, tant’è che negli anni Trenta veniva già utilizzato in alcune aziende di Montegranaro (Fermo) e di Milano.
Nel 2005 Gucci registra il logo convinto di poterlo utilizzare da solo, però si tratta di un qualcosa alquanto generico e parecchio diffuso tra i calzolai delle eccellenze, vedi Ferragamo, vedi Santoni.
I signori della Kering non tentano neppure un approccio chiarificatore e nemmeno si preoccupano di scovare una soluzione bonaria, spesso il buon senso e la concordia diventano il miglior viatico contro le baruffe e le contese. I nuovi proprietari della prestigiosa casa fiorentina non la vedono così. Tutt’altro.
Nel 2011 presentano una denuncia dettagliata ed il mercoledì 7 dicembre una pattuglia della Guardia di Finanza si presenta nella boutique di Mauro Volponi, nel centro di Forte dei Marmi, e sequestra tutte le scarpe etichettate Silvano Lattanzi con il morsetto di cavallo attaccato.
A seguito del verbale vengono incriminati entrambi.
Se per i dirigenti della Kering un esposto può essere ammortizzato in poche settimane per un imprenditore di media o modesta proporzione diviene qualcosa che stravolge la quotidianità e le abitudini non solo aziendali, il malessere ed i malumori si trasferiscono facilmente all’interno del nucleo familiare, delle amicizie e delle parentele. In sostanza quel pezzo di carta stravolge la vita.
È risaputa a livello mondiale la flemma che domina nell’apparato della giustizia nazionale, le beghe dei tribunali si protraggono per anni e a volte per lustri.
Giovedì 10 ottobre 2019 il Tribunale di Fermo emette il verdetto ed assolve Silvano Lattanzi e Mauro Volponi “perché il fatto non sussiste”.
Cioè, la condotta criminosa ascritta nei loro confronti non è mai esistita né giammai è stata compiuta.
Tantissimo fumo, uno stress giornaliero, delle enormi perdite di tempo e un dispendioso esborso di danaro per un qualcosa di inesistente e presente solo nella fantasia di qualcuno che vive in un suo mondo e in una sua realtà.
Mauro Volponi è scomparso il 6 marzo scorso e non potrà gioire per la notizia.
Silvano Lattanzi, seppure siano trascorse alcune settimane, porta ancora leggermente sul volto, ma in maniera parecchio maggiore nell’animo, le tribolazioni di questi otto anni.
“Una storia incredibile, difficile da raccontare ma sopratutto difficile da dimenticare. Ho sempre improntato la mia giornata e il mio lavoro alla correttezza, all’onesta e alla professionalità. Mai avrei ipotizzato di copiare o imitare un disegno, un modello, a Gucci o ad altre aziende, non sarei stato capace di realizzarlo. Per forma mentis, per gli insegnamenti ricevuti e perché sin dal primo giorno ho lavorato rispettando la produzione propria e quella altrui”.
Silvano continua a vivere quelle giornate come fosse oggi.
“Bisogna guardare sempre avanti con ottimismo però il passato non lo puoi cancellare e dimenticare, è simile a quelle ferite che si rimarginano in superficie ma nel sottocutaneo la sofferenza la si avverte. Le immagini della Guardia di Finanza che entra in fabbrica e blocca tutto e tutti, sono ancora perfettamente nitide e chissà se potranno impolverarsi. Avevano individuato me come obiettivo perché ero una formica nei loro confronti, eppure il morsetto lo utilizzavano anche brand di gran lunga più robusti del mio”.
Non capita tutti giorni ma succede, Davide che sconfigge Golia.
“A volte mi immedesimo nel coraggio del condottiero spartano Leonida e nella genialità di Giulio Cesare per infondermi energie ed affrontare le battaglie della vita. La mia è stata una vittoria delle eccellenze autentiche del Made in Italy, quelle eccellenze vere che hanno posizionato il nostro tricolore ai vertici del pianeta, quelle che utilizzano la creatività, la passione e l’entusiasmo in ogni angolo della propria azienda. Hermes non ha bisogno di sotterfugi per conservare la propria leadership”.
Scordiamoci il passato e guardiamo avanti.
“Ora voglio mettere ai piedi dei miei estimatori il meglio della mia artigianalità e della mia creatività. Però prima devo ringraziare quegli amici e quei colleghi che mi sono stati accanto, hanno creduto nella mia onestà intellettuale e mi hanno sollecitato a non mollare neppure di un millimetro. Ovviamente non una telefonata, non una congratulazione e nemmeno una parola da parte delle istituzioni locali a partire dal Comune, dalla Regione, dalla Camera di Commercio, come pure dalle banche. Silenzio e assenza. Il solito dramma di noi italiani che non abbiamo alcuna capacità a fare squadra e ad affrontare il mercato e le avversità facendo un fronte unico”.
In compenso gli organizzatori di Pitti Uomo gli hanno assegnato uno spazio parecchio più visibile e di passaggio ed i risultati sono abbastanza visibili.
Silvano ne è consapevole, se il buon giorno si vede dal mattino allora oggi sarà una bella giornata e domani il tempo migliorerà.
In questi giorni di Pitti Uomo 97 alla Fortezza da Basso lo stand di Silvano è stato un continuo via vai di buyer e di potenziali clienti, serviranno a spandere qualche nebbia su quella vicenda del morsetto.
la Redazione
Commenti
Silvano Lattanzi il Davide che ha sconfitto il Gucci-Golia — Nessun commento
HTML tags allowed in your comment: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>