Solo l’8% degli italiani è contro ogni vaccino
Da un sondaggio svolto dall’Osservatorio Scienza Tecnologia e Società è emerso che i gli scettici nei confronti dei vaccini sembrano molti di più di quanto in realtà siano: sono dimezzati dal 2015.
Gli italiani che si dimostrano scettici nei confronti delle vaccinazioni obbligatorie sembrano più di quanti sono in realtà. A dirlo è un sondaggio su vaccini e vaccinazioni obbligatorie svolto dall’Osservatorio scienza tecnologia e società – Observa Science in Society, che ci dice che il numero di italiani scettici nei confronti dei vaccini si è dimezzato dal 2015 a oggi.
Più precisamente, la percentuale di quelli che pensano che tutte le vaccinazioni dovrebbero essere obbligatorie è raddoppiata, passando dal 23% al 47,1%.
La percentuale, invece, di quelli che restano contrari a ogni tipo di vaccinazione è l’8%, percentuale che si è dimezzata rispetto a prima (19%). E il 44% degli italiani ritiene che l’obbligo dovrebbe essere limitato solo a precise vaccinazioni, lasciando così il singolo cittadino libero di decidere.
Inoltre, più dell’80% degli intervistati pensa che il beneficio dei vaccini sia sempre superiore al rischio potenziale. Riguardo all’obbligo di vaccinazione per la frequentazione delle scuole, il parere è ancora più deciso: infatti, quasi l’87% ritiene che sia giusto vaccinare i bambini anche per non mettere a rischio la salute di altri.
Il sondaggio, comunque evidenzia anche quanto ancora una quota importante, il 48%, degli italiani una posizione di opposizione nei confronti delle vaccinazioni, che come Massimiano Bucchi di Observa riferisce su Repubblica “potrebbe essere riassunta con lo slogan: il vaccino è mio e me lo gestisco io e che riflette una più ampia tendenza a considerare le decisioni relative alla salute come una scelta e prerogativa individuale”.
Inoltre, lo scetticismo per i vaccini diminuisce al crescere del titolo di studio.
Gli anti-vaccinisti sono circa il 12% tra colo che sono meno istruiti, e circa il 4% tra i laureati.
Meno frequente è anche l’ostilità ai vaccini tra le persone più preparate in ambito scientifico: l’idea della necessità delle vaccinazioni per i bambini viene condivisa dal 90%.
Tra i più istruiti resta invece molto diffusa la posizione di limitare l’obbligatorietà dei vaccini, attribuendo in parte la responsabilità delle decisioni sui vaccini al singolo individuo.
Ma, in generale, che la tendenza sia cambiata significativamente non c’è dubbio. Infatti, dai dati emerge una consapevolezza sempre più forte nei cittadini che hanno ricominciato ad avere fiducia in quella che è una delle maggiori conquiste della medicina.
Ma perché? L’ipotesi più verosimile è che sia i casi di cronaca che le decisioni del governo abbiano avuto un peso, portando coloro che in precedenza avevano un’idea più superficiale, abbiano invece assunto posizioni più definite e consapevoli.
la Redazione
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